Boom di crescita per l'arredo

Crescita Record per l’arredo e il design Made in Italy, boom di ricavi a 57 miliardi

Negli ultimi 18 mesi l’intero mercato del mobile italiano ha visto una crescita senza precedenti.

La filiera del legno è cresciuta del 12,7%, raggiungendo la cifra record di 57 miliardi di euro.

A dimostrare tutto ciò è il confronto tra l’indice della produzione industriale del legno e dell’arredo con quello dei fatturati tra l’anno 2021 e 2022.

Questa tendenza è stata trainata ancora di più dai mobili di fascia alta, che hanno dimostrato una forte resistenza sia alla crisi finanziaria globale che al conflitto tra Russia e Ucraina.

La Russia, che fino a pochi anni fa era uno dei mercati più importanti, quest’anno è uscita dalla top ten, e i produttori hanno puntato molto sui paesi emergenti come gli Emirati Arabi e i paesi dell’area del Golfo».

Ciò è dovuto in gran parte al lavoro che i principali marchi di design hanno fatto negli ultimi anni per internazionalizzare e diversificare i loro mercati.

I mobili di alta gamma italiani sono riusciti ad arrivare prima su alcuni mercati in forte crescita, come i paesi arabi e il subcontinente Indiano.
E questo a fronte di una maggiore competitività.

Secondo i principali analisti, i marchi italiani rappresentano il 25% del mercato globale del design di fascia alta, che ha raggiunto i 4 miliardi di euro nel 2021 e si prevede di raggiungere i 50-60 miliardi di euro entro il 2025.

Il motivo principale di questa resilienza e addirittura aumento di quote di mercato è dovuto al target di clientela, che risente meno nei periodi di crisi. Ma tener conto di questo come unico fattore, è riduttivo.

  • Da un lato, il mercato domestico ha avuto un boost positivo grazie al passaggio da una distribuzione multibrand a una strategia monomarca, legata all’identità e brand identity.
    Tradotto: i clienti preferiscono comprare percependo un marchio “su misura” rispetto ad affidarsi ai grandi fornitori.
  • Dall’altro lato la nuova classe borghese dei paesi emergenti, come la Cina, vuole affidarsi a prodotti raffinati e duraturi, non rintracciabili nel paese nativo.

Infine non dimentichiamo il sodalizio vincente con altri settori industriali, come quello nautico, dalle impressionanti performance negli ultimi anni.

Una stessa discussione può essere avuta circa la fornitura della mobilia del settore privato o dell’hotel. Dopo un periodo di magra che ha coinciso con la pandemia, questi settori sono brillantemente tornati a pieno ritmo.

Il Salone del Mobile sarà in grado di mostrare questa capacità di innovare ed essere competitivi del design che, nonostante un calo del 10% dell’anno scorso, con 7.2 miliardi di saldo è una delle eccellenze del made in Italy nel mondo.

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